Mary Paulison

Bologna, Italy

L'Amore Della Mia Vita

Dovrei iniziare a correre," pensavo. Mi sentivo sciatta dopo il mio primo anno di università "Magari se avessi perso peso mi sarei sentita meglio con me stessa," pensai. "Non troverò mai un fidanzato all'università il prossimo anno se continuo così" decisi.

 

Ero completamente cambiata dalla ragazza che aveva iniziato il college l’anno prima. Quando non mi disperavo con mia madre per i prestiti universitari, bevevo via la mia vita. Trascorrevo il tempo con ragazzi che si preoccupavano poco di me e dei miei sogni universitari. Anche le mie piccole conversazioni con Dio si erano fermate.

 

Avrò bisogno di un iPod per correre," dissi. Così mi precipitai al negozio una notte per comprarlo.

 

Guidando verso il negozio, ero entusiasta di compiere questo nuovo passo. La mia estate di dissolutezza e la promiscuità mi avevano lasciato letteralmente vuota e distrutta. Magari se potessi cambiare università, avere un nuovo gruppo di amici, trovare una nuova specialità, trovare un fidanzato, potrei essere felice. Ho solo bisogno di fare x, y e z. Poi tutto migliorerà. Sentivo il bisogno di essere amata, accettata, valutata; ma questo è ciò che fanno le ragazze del college, giusto? Giusto?

 

Dopo aver camminato per i corridoi dei negozi vidi il volto familiare di un vecchio amico. Mi era piaciuto per quasi la metà delle superiori. Avevamo trascorso notti al telefono a flirtare, mangiare il gelato in città, ma non avevamo mai avuto un vero e proprioappuntamento. Era fantastico, bello, intelligente e amava Gesù. Mi aveva sempre parlato di Gesù in un modo diverso da quello che avevo sentito. Avevo sognato di uscire con lui. sposarlo. Ma erastato stupido. Non riuscivo a rimanere concentrata su di lui per più di un minuto. Intanto usciva con un'altra ragazza. Lei era davvero spettacolare. E carina. E più magra di me. E anche lei amavadavvero Gesù. "Sicuramente si sposeranno. Semplicemente vai via. Non ne vale la pena di parlare con lui," Decisi. Pedinandolo un po 'più a lungo.

 

"Non posso andare verso di lui. Sono ingrassata. Sono un ubriacona. Non ho idea di quello che sto facendo nella vita," Pensai, ma i miei piedi disobbedienti mi portarono nella sua direzione.

 

"Ciao!"

 

"Mary?"

 

"Si! Come stai?"

 

"Wow! Che buon profumo! Posso abbracciarti? Possiamo uscire?"

 

"Sì a tutto," pensai. "Sei un tesoro."

 

Una volta raccolti i miei pensieri, portammo avanti una conversazione normale recuperando. Con entusiasmo mi raccontòla sua nuova chiesa e le cose che Dio gli stava insegnando.

 

"Cos’è che ti Dio ti sta insegnando?" mi chiese.

 

Silenzio.

 

"Chi è Dio ?! Non ci parlo da anni. Sono un disastro assoluto,completamente indegno di conversazioni con qualsiasi esseresuperiore. Sorridi e comportati come se ancora parlassi con Dio ..." Dissi a gran voce nella mia mente.

 

Cambiai soggetto. Facemmo un breve tragitto in auto. Parlammo tanto. Fù bellissimo.

 

Ma io non ero assolutamente quella. La mia mente correva come arrivai a casa pensando, "Chi era quel Gesù che conosceva? Chi era questo Dio che avevo dimenticato? Che fine ha fatto la mia vita? Dove sto andando? Come posso superare questa dipendenza, depressione, frustrazione, assenza di obbiettivi, il vuoto? Chi è questo Gesù? "

 

Così seduta nella mia camera pensai alle cose che avevo sentito di Gesù. Gesù era il redentore. Fu mandato da Dio a salvarmi dai miei peccati e l'egoismo, rendendo possibile una relazione con lui. Egli è venuto proprio al momento giusto nel modo migliore per pagare la pena per le mie imperfezioni: passato, presente e futuro. Per mezzo di Cristo, Dio poteva guardarmi attraverso di lui e vedere la perfezione, non la paffuta e ubriacona studentessa che sentivo di essere. Ed era quello che volevo.

 

I pensieri viaggiavano nella mia testa mentre ero seduta accanto al mio letto, "Correre non può risolvere i miei problemi. Non riesco a smettere di bere. Non riesco a smettere di andare dietro ai ragazzi. Non posso aggiustarmi. Non riesco a risolvere questo pasticcio. Gesù può salvarmi. Gesù può risolvere questo pasticcio ".

 

Quella notte di luglio inaspettatamente incontrai un amico che mi ha fatto conoscere Cristo. Ho iniziato un rapporto con Gesù rendendomi conto che non serve la formula x, y, e z per rendermi perfetta. Lo Spirito Santo mi ha mostrato che solo volgendo losguardo a Cristo potevo curarmi.

 

Ho iniziato a correre. E ho cambiato scuola. Ho smesso di abusare di alcolici. E per la prima volta nella mia vita non ero a caccia di ragazzi. Ho iniziato l’ università solo seguendo il Salvatore dell'Universo e desiderando tutto quello che poteva darmi.

 

Quella notte ho incontrato l'amore della mia eternità. Gesù Cristo.

 

E’ sto spendendo la mia vita con l’uomo che mi indicò quell’amore in un parcheggio di un negozio.

 

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